Nello Sport

Sport e radicali liberi

Sport e radicali liberi

Perché studiare lo Stress Ossidativo nello sport?

L’aumento della velocità di consumo dell’ossigeno durante l’esercizio fisico genera maggior produzione di ROS, in relazione ad incompleta riduzione dell’ossigeno stesso. Un corretto programma di attività fisica oppure un razionale allenamento muscolare genera l’aumento moderato e di breve durata di radicali liberi, che può attivare meccanismi molecolari utili alla cellula per adattarsi e proteggersi dagli stati di Stress Ossidativo: non solo, ma anche per migliorare le difese immunologiche dell’organismo.

L’incremento dei ROS, inizialmente associata al concetto di Stress Ossidativo e di possibile danno delle fibre muscolari, è attualmente riconosciuto come un importante meccanismo fisiologico di regolazione dei processi cellulari.

Si è potuto dimostrare che i ROS prodotti nel corso di un esercizio fisico di intensità moderata sono, in genere, di quantità limitata e controbilanciata dall’aumentata efficacia dei sistemi antiossidanti. Inoltre, in tali circostanze, i ROS sono riconosciuti responsabili della regolazione positiva della trascrizione genica che determina aumento della biogenesi mitocondriale e, di conseguenza, incremento dell’energia potenzialmente sviluppata dal muscolo che assume maggiori capacità ossidanti. In parole povere, quando il muscolo lavora aumenta la sua capacità di produrre e utilizzare energia.

Ancora, i ROS attivano le vie coinvolte nel potenziamento dell’attività degli enzimi antiossidanti ed inducono la produzione di alcune citochine capaci di svolgere un ruolo anti-infiammatorio.

E’ stato, infine, dimostrato che i ROS prodotti durante esercizio fisico promuovono la generazione di enzimi coinvolti nella riparazione di eventuali danni subiti dal DNA e sono capaci deprimere l’espressione di proteine responsabili della morte cellulare.

Quando, però, l’individuo si sottopone ad attività fisico-sportive spinte all’estremo, agonistiche o non agonistiche, si generano elevate e persistenti concentrazioni di ROS ed RNS, che possono superare le capacità antiossidanti dell’organismo. Se tali circostanze persistono a lungo, si possono configurare effetti dannosi, che attivano processi proteolitici, i quali innescano meccanismi degenerativi cellulari. Questi, a loro volta, in tempi più o meno lunghi, si possono manifestare con le più varie patologie.